Ho chiesto a mio nipote Nick cosa pensa della sua coetanea Greta e questa è la risposta:
«Secondo me quello che sta facendo, anche se per molti potrebbe essere considerato inutile, sta in qualche modo dando i suoi frutti. I suoi discorsi ci fanno aprire gli occhi e ci aiutano a prendere decisioni molto importanti riguardo al futuro del nostro pianeta.»
Mi sembra, tutto sommato, una risposta sensata ed equilibrata, che focalizza il punto centrale: dobbiamo prendere coscienza dei problemi del pianeta, non possiamo più tirarci indietro!
Greta, una ragazza svedese sedicenne dotata di vivida intelligenza, ma affetta da una sindrome limitativa delle relazioni sociali e focalizzante sulla sua personalità, è da un anno ormai la paladina di un movimento in favore del pianeta, in particolare del suo clima.
Ha denunciato, senza inibizioni e ad alti livelli, le inadempienze di chi ha le leve del comando e di chi, nonostante gli impegni assunti e da assumere, antepone il business alla sempre più inarrestabile degradazione ambientale.
Come forma pubblica di protesta, tutti i venerdì Greta promuove e organizza uno sciopero cui aderiscono studenti delle scuole di tutto il globo.
A causa dei suoi problemi, fa una fatica terribile a relazionarsi, sempre con poche e incisive parole… ma lo fa e ciò basta.
Tutto è iniziato l’estate dell’anno scorso, eccezionalmente torrido in Svezia… Poi si sono mossi i media, sono iniziati articoli e libri… Anche qui il business ha chiesto e avuto la sua parte.
In Italia il movimento di Greta e le sue azioni hanno avuto una certa partecipazione, ma con scarsi effetti pratici, almeno per ora. E hanno ricevuto anche molte critiche, talvolta rivolte al suo modo di presentarsi… e quindi ingiuste. Più mirati e corretti gli appunti alla carenza di cultura tecnica, insomma a un certo qualunquismo, spesso senza basi, del movimento. Niente paura, la ragazza è in veloce crescita e saprà presto affilare i denti anche sul piano tecnico. Cio è almeno quello che penso.
…Coraggio Greta, studia la tecnica e avrai l’arma vincente per le tue giuste rivendicazioni. Per ora torniamo allo spirito della risposta di Nick, e prendiamo il “buono” di Greta.
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